Genere Pholiotina

 

Pholiotina è un genere di funghi basidiomiceti appartenente alla famiglia delle Bolbitiaceae. Sebbene alcune specie siano innocue, molte altre sono tossiche e possono causare disturbi gastrointestinali anche gravi se ingerite. Si tratta di funghi di piccole o medie dimensioni, spesso caratterizzati da una certa fragilità e da colori piuttosto tenui.

 

Caratteristiche Principali:

 

Cappello: Di solito convesso o campanulato, con una cuticola liscia o fibrillosa, spesso igrofana (cambia colore a seconda del grado di umidità). Il colore può variare dal marrone al giallo, passando per tonalità più scure.

 

Lamelle: Adnate o leggermente decorrenti, inizialmente chiare per poi scurirsi con la maturazione delle spore.

 

Gambo: Slanciato e fragile, spesso cavo all'interno.

 

Carne: generalmente sottile, fragile e di colore bianco o leggermente crema.

 

Volva: Assente, caratteristica che li distingue dalle Amanite.

 

Habitat: Le Pholiotine sono funghi saprofiti, il che significa che si nutrono di materia organica morta o in decomposizione.

 

Specie di Pholiotina

 

Pholiotina dasypus (Romagn.) P.-A. Moreau 2005

 

 

Pholiotina mediterranea Siquier & Salom 2018

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Pholiotina dasypus, è una specie di fungo, appartenente alla famiglia delle Bolbitiaceae

 

Cappello: Piccolo, di solito non supera i 3-4 cm di diametro. La forma può variare da convessa a appianata con l'età. La cuticola è liscia e lucente, di colore che va dal marrone chiaro all'ocra, spesso più scuro al centro.

Lamelle: Adnate o leggermente decorrenti, fitte e strette. Inizialmente bianche, con la maturazione assumono una tonalità più vicina a quella del cappello. Il filo lamellare è spesso bianco e crenulato.

Gambo: Slanciato e fragile, di colore bianco o leggermente crema. Spesso presenta una pruina (fine peluria) alla sommità.

Carne: Sottile e bianca, con un odore leggermente farinoso.

 

Habitat: è una specie saprofita, ovvero si nutre di materia organica in decomposizione. La si trova spesso su legno morto (tronchi, rami e ceppi); lettiera di foglie (strato di foglie morte che ricopre il terreno nei boschi).

 

Raccogli solo ciò che conosci: Se non sei sicuro dell'identità di un fungo, lascialo nel suo habitat.

 

 

Ricorda: La raccolta e il consumo di funghi selvatici devono essere fatti con la massima cautela. In caso di dubbi, rivolgiti sempre a un micologo esperto.

 

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Pholiotina mediterranea, è una specie di fungo, appartenente alla famiglia delle Bolbitiaceae, tipicamente associata agli habitat mediterranei.

 

Cappello: da emisferico ad appianato, margine lievemente lobato e sinuoso, negli esemplari giovani con presenza di residuo di velo biancastro, cuticola igrofana, leggermente feltrata, brevemente scanalata nella zona marginale, beige-brunastra, bruno-giallastra negli esemplari giovani, zona discale leggermente più scura.

Lamelle: Adnate o leggermente smarginate, spaziate, presenza di lamellule lievemente ventricose, colore da giallo-brunastro chiaro a bruno, tagliente crenulato, eterocromo ed eteromorfo.

Gambo: cilindrico, flessuoso, pruinoso soprattutto nella zona superiore, lievemente ritorto, inizialmente biancastro specialmente nella parte alta, bianco-giallastro, bruno-giallastro, in vetustà mostra annerimenti allo sfregamento, talvolta sono presenti fibrille grigie argento, con base arrotondata.

Anello: Sottile, situato sul terzo superiore dello stipite, striato sulla faccia superiore, con margini sfrangiati, talvolta rotto, le colorazioni vanno da beige chiaro a giallastro, infine bruno per deposito sporale.

Carne: Molto esigua, scura, da bruno-giallastra a nerastra alla base dello stipite, odore non significativo, sapore lievemente amarognolo, astringente dopo un po’ dall’assaggio.

 

Habitat: Su dune stabili ricoperte di muschio in prossimità di Pistacia lentiscusJuniperus communis e Pinus halepensis.

 

Raccogli solo ciò che conosci: Se non sei sicuro dell'identità di un fungo, lascialo nel suo habitat.

 

 

Ricorda: La raccolta e il consumo di funghi selvatici devono essere fatti con la massima cautela. In caso di dubbi, rivolgiti sempre a un micologo esperto.

 

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CONOCYBE
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CALLISTOSPORIACEAE
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