Alcune regole da non dimenticare
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Non improvvisarti cercatore di funghi.
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Preparati all’escursione alla ricerca dei funghi allenando il fisico tutto l’anno.
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Vestiti adeguatamente, metti gli scarponi, non mettere gli stivali di gomma facilitano le scivolate nei terreni impervi, metti i pantaloni lunghi, camicia, maglioncino, porta nello zaino un indumento che ripara dalla pioggia, se si va in montagna il tempo cambia in fretta.
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Non andare mai da solo, minimo in due.
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Quando sei nel bosco o in montagna non allontanarti troppo dai compagni, potresti perderti o potrebbero perdersi.
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Lascia detto il luogo dove farai l’escursione, in caso di infortunio sarà più facile ritrovarti.
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Non fidarti del tuo telefonino, in molte zone non c’è copertura di rete. Se ti senti stanco riposati e ammira la bellezza della natura che ti circonda.
Norme utili
- Non danneggiare i funghi velenosi o quelli che non si conoscono: svolgono indispensabili funzioni per il mantenimento dell'equilibrio biologico del bosco, inoltre è vietato dalla Legge Regionale Campania 8/2007, e si rischia una sanzione.
- I funghi si raccolgono interamente, cioè completi di ogni loro parte e non tagliandoli alla base (questo ne facilita il riconoscimento) e vanno puliti sommariamente sul posto di raccolta.
- I funghi si raccolgono interamente, cioè completi di ogni loro parte e non tagliandoli alla base (questo ne facilita il riconoscimento) e vanno puliti sommariamente sul posto di raccolta.
- Limitare la raccolta ai quantitativi di funghi necessari al consumo (la Legge Regionale Campania 8/2007 pone il limite di 3 kg pro capite di cui non più di chilogrammi uno delle specie Amanita caesarea (Ovolo buono) e Calocybe gambosa (Prugnolo).
- Risparmiare gli esemplari troppo giovani (non hanno ancora prodotto i loro "semi") ed evitare quelli troppo vecchi o ammuffiti; la raccolta di esemplari di funghi di grossa e media taglia aventi il diametro del cappello inferiore a 3 cm e di quelli di piccola taglia di dimensioni inferiori a 2 cm, è vietato dalla Legge Regionale Campania 8/2007 ; si rischia una sanzione.
- E’ vietata la raccolta dei funghi epigei spontanei commestibili mediante l’uso di rastrelli, uncini o altri mezzi che possono danneggiare lo strato umifero del terreno, il micelio fungino o l’apparato radicale della vegetazione.
- Non raccogliere i funghi in aree sospette d’inquinamento (come es.: discariche, lungo arterie stradali ecc. ).
- Assolutamente non fidarsi di presunti “esperti”, far controllare tutti i funghi raccolti solo dagli Ispettori Micologi delle Az. ASL e non fidarsi del riconoscimento fatto esclusivamente con le tavole o con le foto di libri di funghi.
- Non trasportare insieme funghi commestibili e funghi sconosciuti o velenosi.
Consigli per il consumo
Ø Non esistono metodi empirici (quali le prove con l’aglio, monete d’argento ecc. ) per verificare se un fungo sia edule o velenoso, l’unico metodo sicuro per stabilire se un fungo si può consumare tranquillamente è quello di saperlo identificare, sulla base delle sue caratteristiche, come appartenente a specie di comprovata commestibilità.
Ø La cottura, l’essicazione o altri sistemi non servono a svelenare i funghi mortali (Amanita phalloides, A. verna, A. virosa, Lepiota specie, Cortinarius orellanus e altri) le tossine sono termostabili e quindi non perdono la loro tossicità;
Ø Non raccogliere i funghi in aree sospette d’inquinamento (come discariche, lungo arterie stradali ecc.);
Ø Non si devono somministrare i funghi ai bambini, donne in stato di gravidanza o persone che presentano intolleranza a particolari farmaci o disturbi allo stomaco, al fegato ed al pancreas senza il consenso del medico.