Strobilurus

FOTO da: https://enciclopedia.funghiitaliani.it/
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Strobilurus Il genere deve il nome allo specifico habitat, lo strobilo, ovvero il cono, la pigna di pini e abeti, interrati o non, dove questi funghi hanno crescita gregaria.

Già al primo disgelo, nelle zone assolate sotto questi alberi, è possibile assaporare l’inizio della primavera raccogliendo questi funghetti.

Nelle fasi iniziali della crescita i carpofori risultano con cappello campanulato convesso, poi, crescendo, si appianano arrivando anche ai 2,5 cm di diametro!!!.

 

I cappellini, di colore variabile dal bruno, all'ocra al fulvo nelle diverse fasi di crescita o per le condizioni climatiche (nella specie tenacellus e stephanocistis possono risultare più scuri), si presentano anche biancastri, se ritrovati sotto gli aghi delle conifere. L’imenio è formato da fitte lamelle bianche, così come il colore delle spore in massa. Strofinandole, le lamelle emanano un piacevole odore fungino. I gambi, molto simili tra loro, risultano tenaci (tenacellus) e di color fulvo-giallastro, più biancastro in prossimità dei cappelli; difficilmente raggiungono lunghezze superiori ai 5-6 cm. Sovente radicanti, si sviluppano tra gli strobili delle conifere già dall'inverno.

Specie di Strobilurus

S.strobilaceus
S.strobilaceus
S.tenacellus
S.tenacellus