Amanita franchetii
Sinonimi: Agaricus aspera, Amanita queletii var. franchetii
Cappello: da convesso a piano-convesso; margini incurvati, non striati o se striati più scuri; superficie liscia, asciutta, bruno-lucente, bruno-ocra fino al bruno camoscio. Più scura al centro ricoperta da numerose verruche di forma piramidale, acuminate, di colore dal giallognolo al bruno- marrone che poi sbiadiscono verso il biancastro.
Lamelle: Fitte, da annesse a libere, bianche, colorate di giallognolo vicino al margine.
Gambo: farcito, da affusolato a ingrossato, spesso bulboso alla base; superficie biancastra, con scaglie appiattite sparse.
Anello: Il velo parziale membranoso, color crema, forma un fragile anello superiore simile ad una sottana che spesso ha margini giallognoli.
Volva: Il velo universale è completamente dissociato e rimane visibile nelle verruche del cappello, cercini e piccole scaglie fioccose dal giallo al grigio nella zona basale e sul gambo.
Carne: Soffice, dal bianco al giallognolo pallido. Odore imprecisabile. Sapore poco gradevole.
Habitat: Solitaria o in piccoli gruppi nei boschi misti di querce e di conifere. Prediligendo terreni calcarei, fruttifica in tutte le stagioni fino a metà inverno, ma raramente in numerosi esemplari. E’ specie a tendenza termofila-meridionale.
Commestibilità:
SOSPETTO
Da rifiutare anche per la somiglianza con l’Amanita pantherina.
Osservazioni: Si riconosce per i colori del cappello, per le verruche di solito piramidali-appuntite e giallastre, per l’anello col margine giallo, per le decorazioni del gambo e per la volva completamente dissociata come descritto in precedenza.