Amanita phalloides – Tignosa verdognola, amanita falloide, amanita verdognola
Sinonimi: Agaricus phalloides, Amanita viridis, Amanitina phalloides
L’Amanita phalloides nota anche come Amanita falloide o Tignosa verdognola è un fungo mortale assai diffuso ed è il più pericoloso esistente in natura a causa della sua tossicità estremamente elevata e del suo elevato polimorfismo che lo rende somigliante a molte specie congeneri.
L'avvelenamento da A. phalloides ha quasi sempre esito letale e, nel caso che l'avvelenato sopravviva, lo costringe in genere all'emodialisi a vita o al trapianto di fegato.
Cappello: Di colore variabile da grigio-giallastro, a verdastro, o giallo-bruno o anche bianco nella varietà alba, di forma conico-campanulata od emisferica e poi espanso, pianeggiante, liscio, serico, senza verruche con fibrille innate.
Lamelle: Bianche, libere al gambo, alte.
Gambo: Bianco, spesso ornato da "zebrature" simili al colore del cappello (non facilmente distinguibili nella varietà alba), prima pieno e poi cavo nell'esemplare molto vecchio, bulboso alla base.
Anello:Bianco con riflessi giallognoli, cadente a fazzoletto sul gambo, spesso caduco negli esemplari maturi.
Carne:Bianca, immutabile, soda.
Assaggio assolutamente da evitare se non si dispone di acqua per immediati ed abbondanti risciacqui della bocca. Per evitare l'accidentale ingestione di un frammento di fungo - anche piccolo - nella cosiddetta fase di assaggio, si sconsiglia vivamente tale procedura per la specie in questione.Sindrome falloidea
Odore: pressoché nullo (o di rosa appassita) nel fungo fresco e giovane, di miele nel fungo adulto, fetido e cadaverico nel fungo fradicio.
Sapore: Sapore: nullo in principio, un po' acre oppure di "nocciole" alla fine.
Spore: Bianche in massa, ovoidali, quasi rotonde, a reazione amiloide.
Commestibilità:
MORTALE: sindrome falloidea