Amanita verna – Tignosa di primavera, tignosa bianca, agarico di primavera
Sinonimi: Venenarius vernus, Amanitina verna, Amanita virosa
L' Amanita verna, (tignosa di primavera) è un fungo mortale primaverile che causa ogni anno un numero non indifferenti di avvelenamenti in quanto spesso confuso con il comune “prataiolo”
Cappello: emisferico, poi piano, glabro, viscoso con tempo umido, bianco o lievemente ocraceo al centro, con margine sottile e non striato, con diametro tra i 3 e gli 8 cm.
Lamelle: fitte, intercalate da numerose lamellule, non annesse al gambo, bianche.
Gambo: 4-10 x 0.6-1.5 cm di diametro, alto, cilindrico, leggermente ingrossato alla base, farinoso dall'anello al piede, prima pieno, poi farcito, da adulto cavo, bianco.
Anello: Situato molto in alto, quasi sotto l'attaccatura delle lamelle, di colore bianco, poco resistente.
Volva: globosa,bianca, molto grossa, spesso completamente interrata, libera, membranosa e lobata.
Carne: tenera, bianca, immutabile.
Odore: mite, disgustoso negli esemplari vecchi.
Sapore: un po agre.
Si sconsiglia vivamente l’assaggio per la specie in questione, al fine di evitare accidentali ingestioni di frammenti di funghi.
Spore: bianche in massa, sferoidali e amiloidi.
Habitat: boschi di latifoglie, principalmente calcarei, da inizio primavera all'autunno, Poco diffusa.
Commestibilità:
MORTALE
Si tratta di uno dei funghi più velenosi in assoluto, spesso confondibile con prataioli commestibili, provoca sindrome falloidea, i primi sintomi vengono avvertiti 12/24 ore dopo l’ingerimento del fungo, per questo motivo è molto spesso letale.